In questo articolo ti illustreremo come sfruttare la potenza del motore di rendering V-Ray, per una maggiore velocità in fase di elaborazione delle immagini di rendering, oltre ad una maggiore flessibilità e facilità d’uso.
Quando si avvia per la prima volta la procedura di rendering, appare la maschera rappresentata nella prossima immagine:
La freccia presente nella parte destra della maschera ti consente di aprire e chiudere la sezione relativa alla proprietà avanzate del processo di rendering. Nella prossima immagine si può notare la stessa maschera, nella quale vengono mostrate le proprietà avanzate. Consigliamo l’utilizzo di questa sezione solo da parte di utenti esperti del motore di rendering
Quando viene lanciato il processo di rendering, la prima parte dell’elaborazione serve al motore per individuare il valore di esposizione ideale per la scena. E’ un processo automatico, che ti risparmia la fase di messa a punto di tale valore, pur importantissimo nell’economia dell’immagine finale. Avrai, comunque, la possibilità di modificare l’esposizione ANCHE durante la fase di rendering (vedi lo slider EV-Exposure Value, presente nella prossima immagine); rispetto alle versioni precedenti del programma, questo è già un primo indicatore di aumento delle prestazioni nella fase di rendering.
Analizziamo nel dettaglio le diverse informazioni disponibili in questa maschera: una delle sezioni più importanti di questa maschera consiste nel selettore della Modalità.
La Modalità può essere Interattiva, Progressiva, o Personalizzata.
Parliamo di modalità Interattiva (visibile nelle due immagini precedenti) quando il rendering viene completato mentre assisti all’elaborazione. In tal modo puoi decidere di interrompere il processo non appena ritieni che questo abbia raggiunto un sufficiente livello di qualità. Questa fase ti offre la possibilità di visionare sia l’immagine di rendering standard, sia l’immagine denoised, vale a dire un’immagine sulla quale il motore di rendering effettua un’ulteriore elaborazione per ridurre gli effetti indesiderati di rumore (l’immagine denoised viene generata ad intervalli regolari, e può essere confrontata con l’immagine standard impostando l’apposito selettore posto in alto a sinistra nella finestra di rendering, come si vede dall’ immagine successiva).
La finestra in cui è possibile valutare l’evoluzione del processo di rendering
In questa finestra, il controllo che si trova in alto a destra consente di impostare la potenza che si intende assegnare per il rendering. Il valore Priorità normale consentirà di allocare i core del proprio computer in modo ottimizzato per poter utilizzare anche altri programmi; il valore Priorità alta consentirà al motore di rendering di sfruttare tutta la potenza della macchina. Il terzo valore (In Pausa), consente di interrompere temporaneamente il processo di rendering, per poterlo poi riprendere quando le risorse hardware saranno di nuovo tornate disponibili.
Tornando a parlare di Modalità, si utilizza un processo Progressivo quando non si prevede di supervisionare al processo. Nella prossima immagine puoi vedere la maschera di rendering per tale impostazione.
Ora è possibile impostare un valore di qualità da raggiungere durante l’elaborazione, e/o un tempo limite per il processo. Al termine di tale intervallo temporale, il programma salverà sia l’immagine standard, sia la denoised nella quale tenterà di applicare ulteriori algoritmi di miglioramento della qualità (Il denoising consiste nella riduzione del rumore generato dal rendering, rendendo l’immagine più pulita per l’occhio umano). La disponibilità degli algoritmi di denoising consente, nella maggior parte dei progetti, di ridurre ulteriormente i tempi di rendering, dal momento che è possibile raggiungere con maggiore anticipo la qualità desiderata.
Guarda le prossime immagini, che mostrano quanto evidente sia il miglioramento offerto dagli algoritmi di denoising. Nelle precedenti versioni, per raggiungere la stessa qualità era necessario attendere quasi il doppio del tempo di rendering!
Particolare di immagine standard
Particolare di immagine ‘denoised’
Altro grande vantaggio della nuova versione di V-Ray®, sta nel fatto che in ogni momento del rendering è possibile salvare l’immagine elaborata sino ad allora, senza interrompere la generazione del rendering: questo artificio è molto comodo per procedere, ad esempio, alla messa a punto di un fascicolo nel quale è necessario conoscere le dimensioni del rendering che si sta creando. L’immagine temporanea verrà poi sostituita con quella definitiva una volta terminato il processo di rendering.
Inoltre le nuove impostazioni del motore V-Ray® 3.40 ti consentono di non impostare altri parametri di rendering. E’ lo stesso V-Ray® ad ottimizzare i parametri in base alle caratteristiche di progetto; le stesse luci vengono coinvolte nel rendering solo se la loro incidenza nell’immagine risultante è evidente. Rispetto alle versioni precedenti, inoltre, la qualità dell’immagine risultante è migliorata.
Si accede alla terza modalità, Personalizzata, quando si carica un progetto realizzato con versioni precedenti alla v. 2017, oppure quando si vuole interagire direttamente con i parametri del motore. In questo caso l’applicazione mostrerà la versione avanzata della maschera di rendering, come si può notare nella prossima immagine, con la quale si hanno a disposizione tutti i parametri coinvolti nelle fasi di rendering (consigliamo questa modalità solo a chi conosce il significato di ogni singolo parametro-Il nome dei parametri è lo stesso già ampiamente documentato all’interno dei manuali d’uso di AutodeskTM 3ds Max). Se intendi renderizzare un vecchio progetto con le nuove impostazioni, imposta la modalità sul valore Interattiva, quindi premi il pulsante Reimposta parametri.
Risoluzione: E’ la dimensione con la quale verrà generata l’immagine di rendering. Quando si apre la maschera per la prima volta la risoluzione è pari alla dimensione della finestra di navigazione. Nell’elenco di risoluzioni disponibili vi sono diverse combinazioni spesso utilizzate (A4, A3, diverse tipologie di DPI, ecc..)
Nella sezione Avanzate (pulsante Altre opzioni) sono disponibili altri controlli:
Anteprima ed esposizione: consente di calcolare l’anteprima dell’esposizione (a volte può essere utile impostare un proprio valore di esposizione per progetti particolarmente complessi dal punto di vista dell’illuminazione)
Carica, Salva: con questi comandi è possibile caricare/salvare le impostazioni di rendering, utili per salvare la configurazione dei parametri per usi futuri.
Panoramica: consente di creare un Panorama 360° della scena, a partire dalla posizione in cui si trova l’osservatore al momento.
Stereoscopica: consente di creare un rendering stereo (o un Panorama 360° stereo, se attivo il flag precedente. Usa questa impostazione per Pano VR da visualizzare su Cardboard)
Gli utenti delle versioni precedenti del programma noteranno un notevole miglioramento delle prestazioni in fase di rendering con V-Ray® grazie ai seguenti fattori:
a. Individuazione automatica del valore di esposizione della scena (o sua modifica interattiva durante la fase di rendering)
b. Individuazione automatica dei parametri di rendering ottimali
c. Creazione dell’immagine denoised (potrebbe da solo comportare la riduzione dei tempi di rendering di un valore che si attesa tra il 30 ed il 40% circa)
d. Regolazione dell’immagine a valle del rendering (vedi paragrafo Post-Produzione delle immagini di rendering, più avanti nel capitolo)
e. Rispetto alle versioni precedenti, la qualità dell’immagine risultante è migliorata.
f. Facilità nella messa a punto dell’immagine in post-process, grazie alla disponibilità dell’immagine in formato HDR
Questo articolo è valido per la versione 2017 e successive